lunedì 8 agosto 2016

Filippo Sasso - Schegge di realtà, Sestola 7 agosto 2016

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Filippo Sasso è nato a Pavullo (MO) 07-03-1995.
Diplomato presso Liceo scientifico Cavazzi-Sorbelli di Pavullo (MO). 
Attualmente iscritto al 1° anno di Scienze Naturali all'Università degli studi di Modena-Reggio Emilia.
Canta come tenore presso il gruppo corale-musicale VOXTONE di Pavullo con il quale ha partecipato a numerosi concerti e spettacoli di musica di vario genere sia a livello locale che regionale. Suona chitarra e percussioni (bongo - cahon). Ama disegnare e scrivere poesie e canzoni.

L’introduzione al cammino della poesia non è avvenuta in modo immediato, ma gradualmente, attraverso un percorso di auto consapevolezza  e attenta analisi della realtà che ogni istante nel tempo e nello spazio ci pervade e ci completa. Era un giorno come gli altri, stessa routine quotidiana, quando d’un tratto mi guardai attorno. I campi di grano si sommavano fra loro, dando vita a intere campagne cosparse di case e uomini, mentre alle pendici dei monti i faggi si addensavano in una fitta foresta che ricalcava la spinta verticale delle montagne su cui si posavano. Sperimentai una sensazione nuova che portava con sé stupore e mistero. Un paesaggio così familiare per un istante era divenuto estraneo. Il primo pensiero che mi balzò alla mente fu di dar forma a quella sensazione anonima, sconosciuta, tracciando il contorno del suo volto.
Quale strumento poteva meglio esprimere la sua essenza se non le parole? 
Presi carta e penna e mi misi subito al lavoro.

A mio avviso la poesia nasce dalla necessità di comunicare un messaggio, sfruttando al meglio il potenziale racchiuso in ogni parola, veicolo di trasmissione di informazioni legate alla sensibilità dell’autore e al suo rapporto con la realtà, interna e esterna a sé, spesso in relazione l’una con l’altra. Appare evidente perciò che la realtà vagliata dalla poesia è un territorio a dir poco vasto; possiamo trovare allo stesso tempo un messaggio rivolto all’intera società, che ne critichi la rigida struttura, fornendo suggerimenti destinati a un suo futuro miglioramento e un appello a ogni singolo individuo affinché accresca la propria consapevolezza e attui dentro di sé una serie di cambiamenti volti a migliorare sé stesso e gli altri. 
Tali messaggi sono spesso adeguatamente espressi anche con l’opportuno utilizzo di figure retoriche tra cui metafore e allegorie. In questo mio libro i disegni che scorrono lungo le pagine rivestono la stessa funzione delle poesie, esprimendo pensieri e sensazioni, ma che questa volta passeranno sotto il filtro dell’occhio e non della parola. Il disegno costituisce una forma artistica più immediata della poesia, ma non per questo meno raffinata e incapace di esprimere idee più complesse. L’aspetto più affascinante dell’arte è senza alcun dubbio la sua immortalità. Ad ogni occhio umano che la osserva e bocca che la pronuncia essa acquista un nuovo, autentico significato che va a completare l’originale opera dell’autore la quale si è fatta carico di nuovi colori e sfumature, rinascendo sotto una nuova luce.

Nella stesura di alcune poesie sono ricorso all’uso di un linguaggio ricco di figure retoriche, fonetiche, sintattiche e semantiche, che è volto a creare una visione sincretica del mondo contemporaneo, intriso di tradizioni legate al passato. Altre poesie completano il percorso artistico e umano iniziato dalle prime e, svincolandosi da ogni tradizione poetica suggeriscono uno slancio verso il futuro.



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